Secondo il World Economic Forum (Global Gender Gap Report 2023, 17esima edizione) dovranno passare ancora 131 anni prima di poter raggiungere complessivamente a livello globale la parità di genere, da intendere come pari partecipazione economica e opportunità, risultati scolastici, salute e sopravvivenza ed emancipazione politica. In particolare, allo stato attuale, sono ben 162 gli anni mancanti per arrivare alla parità politica e 169 per arrivare a quella economica.
Dati ancora più agghiaccianti se si pensa alla posizione ricoperta dall’Italia. A livello nazionale ci siamo posizionati, su un totale di 146 Paesi, alla 79esima posizione, perdendo 16 posizioni in classifica rispetto al 2022. Inoltre, dato che dovrebbe maggiormente far pensare, siamo tra i Paesi con i punteggi più bassi per quanto riguarda la partecipazione economica e le pari opportunità (104esima posizione nel 2023). Nonostante il lieve miglioramento registrato rispetto al 2022 in tal senso (6 posizioni in classifica), risulta necessario che le imprese si impegnino il più possibile ad integrare i principi di gender equality e di rispetto delle diversità a livello strategico e di operations aziendali al fine di contribuire a colmare il divario di genere; solamente colmando questo divario sarà possibile garantire una crescita economica inclusiva e sostenibile nel lungo periodo. In Italia lo strumento attualmente più completo per apportare questo contributo è l’introduzione e strutturazione di un sistema di gestione certificato per la parità di genere secondo la UNI/PdR 125:2022.
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