Ce lo dice il Progress report 2023 sui miglioramenti compiuti in relazione alla Roadmap for Addressing Climate-related Financial Risks, report pubblicato il 13 luglio dal Financial Stability Board (FSB) – organismo internazionale che si occupa del monitoraggio e della formulazione delle raccomandazioni ai partecipanti del sistema finanziario globale, coordinando le autorità finanziarie nazionali e gli organismi internazionali di normazione.
Divulgata nel luglio 2021 e approvata dal G20, la Roadmap del FSB delinea le azioni chiave che gli enti sotto il suo coordinamento, interagendo tra loro, dovrebbero intraprendere nell’arco di alcuni anni al fine di poter affrontare i #rischi finanziari legati al #cambiamentoclimatico. Queste azioni fanno riferimento a quattro “blocchi”, sulla base dei quali si struttura il documento stesso:
- Disclosures – con l’obiettivo di ottenere da parte delle imprese un’informativa pubblica sui rischi finanziari aziendali legati al clima che sia coerente a livello globale, comparabile e utile per prendere delle decisioni.
- Data – allo scopo di definire una base di dati completi, coerenti e comparabili per il monitoraggio dei rischi finanziari legati al clima a livello internazionale.
- Vulnerabilities analysis – per valutare in maniera più sistematica e comprendere meglio le vulnerabilità finanziarie legate al clima e i potenziali impatti sulla stabilità finanziaria.
- Regulatory and supervisory practices and tools – al fine di stabilire approcci e strumenti di vigilanza e regolamentazione efficaci e, laddove utili e appropriati, coerenti per affrontare i rischi legati al clima sia all’interno dei singoli settori che a livello di sistema.
Quali sono i progressi realizzati e quali le aree che richiedono una maggiore attenzione a distanza di due anni?
Il Progress report 2023 evidenzia progressi costanti per tutti e quattro i “blocchi” considerati, attenzionando però alcuni aspetti sui quali sono attesi ulteriori importanti miglioramenti:
- Disclosures – estremamente significativa la pubblicazione il 26 giugno 2023 da parte dell’International Sustainability Standards Board (ISSB) degli International Financial Reporting Standards (IFRS) per la rendicontazione non finanziaria – IFRS S1 (informativa generale sulla sostenibilità) e IFRS S2 (informativa relativa al clima). La pubblicazione di tutti gli standard ancora in corso di elaborazione porterà ad avere un quadro di riferimento internazionale per il reporting di sostenibilità che consentirà alle aziende di tutto il mondo di fornire un’informativa coerente. La priorità attuale è far approvare gli standard nelle diverse giurisdizioni nazionali per promuoverne un utilizzo ampio e tempestivo, garantendo un’interoperabilità tra l’ISSB e le singole giurisdizioni al fine di evitare una doppia rendicontazione da parte delle imprese. Nel prossimo periodo ci si concentrerà sullo sviluppo e la definizione di un quadro di assurance a livello globale volto a garantire l’affidabilità delle informazioni riportate all’interno dei report di sostenibilità. Sarà inoltre interessante seguire, nei prossimi mesi, come si concretizzano gli sforzi verso la convergenza dei più importanti reporting standards – GRI, IFRS, ESRS – auspicando una consistente interoperabilità, al fine di non gravare eccessivamente sulle imprese ma consentire loro di rendicontare la sostenibilità negli aspetti rilevanti (“material”) attraverso metriche e indicatori comparabili, a beneficio di tutti gli stakeholder.
- Data – nel biennio 2022-2023 si è lavorato per migliorare la disponibilità, la qualità e la comparabilità dei dati sul clima. I prossimi obiettivi riguardano lo sviluppo di archivi globali con un semplice accesso ai dati da parte di tutti i soggetti interessati, il maggiore potenziamento della raccolta dei dati sul clima, migliorandone accuratezza, coerenza e qualità, e lo sviluppo di metriche rilevanti e dinamiche per la misurazione dei rischi climatici.
- Vulnerabilities analysis – nonostante i progressi compiuti nello sviluppo di quadri concettuali e metriche per il monitoraggio delle vulnerabilità legate al cambiamento climatico, risultano necessari ulteriori passi in avanti per integrare gli scenari climatici nelle analisi dei rischi finanziari.
- Regulatory and supervisory practices and tools – sono state realizzate iniziative per integrare il rischio climatico nei modelli e strumenti di gestione del rischio. Il Report evidenzia anche le importanti evoluzioni negli approcci normativi e di vigilanza sui rischi legati al clima. Considerata l’importanza di una integrazione strutturale della sostenibilità ambientale nei programmi di sviluppo sia dei partecipanti al sistema finanziario che di tutto il mondo corporate, l’FSB sta istituendo un gruppo di lavoro con il compito di promuovere l’approccio sistemico ai piani di transizione ecologica nella pianificazione delle imprese finanziarie e non, al fine di un progressivo rafforzamento della resilienza e della stabilità finanziaria.