Firenze, 21-22 giugno, Confires 2022. Alla Convention annuale dei Confidi parliamo di New normal: ESG, innovazione tecnologica e strategia d’impresa.
Il termine sostenibilità è diventato davvero una costante dei giorni nostri, e ha pervaso tutti gli spazi della nostra vita sociale e professionale. Non è né una moda, né una bolla, ma un cambio di paradigma a tutti i livelli, rafforzato in maniera sempre più coerente e strutturata, da interventi normativi che evolvono progressivamente da volontari a cogenti, in stretta correlazione con il supporto della finanza che ha il compito di indirizzare le risorse per uno sviluppo economico razionale e sostenibile, che garantisca la «capacità di futuro», ossia la capacità delle risorse stesse di produrre valore nel lungo termine.
L’adozione di una strategia ESG non è cosa da grandi aziende, ma si presta ad approcci concreti e seri anche per le PMI. La sostenibilità costa ma non è un costo. E’ un fattore abilitante del business, un investimento – impegnativo nel breve, ma che frutta significativamente a medio e lungo termine.
Basti pensare alla supply chain sostenibile di cui oggi si parla molto, forse l’esempio più evidente in cui la sostenibilità diventa forza per il cambiamento e aiuta ad aumentare la consapevolezza dell’intera filiera. Già oggi le grandi aziende selezionano i propri fornitori anche attraverso indicatori di performance di sostenibilità ambientale e sociale, non solo di convenienza economico finanziaria in senso classico. I committenti si aspettano che i loro fornitori producano con criteri di sostenibilità. E più è lunga e complessa la catena di fornitura, più questo aspetto diventa cruciale.
Il finanziamento bancario – oltre alle stringenti norme prudenziali, è soggetto a normativa europea anche in tema di rendicontazione e classificazione degli investimenti secondo criteri tassonomici di eco-sostenibilità. Le istituzioni finanziarie devono chiedere ai propri clienti e investitori le loro preferenze in materia di sostenibilità, quindi di attrezzarsi per poter offrire prodotti con caratteristiche ESG e con impatti ambientali e sociali non solo identificabili, ma anche misurabili!
E poi c’è la finanza moderna, disintermediata – come ad esempio il crowdfunding – ma anche qui ci confrontiamo con gli stessi investitori, che sono molto più sensibili ai temi della sostenibilità e che vogliono finanziare progetti e imprese che condividono i loro valori ambientali piuttosto che sociali e che contribuiscono ad uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Activant, la nostra piattaforma di crowdfunding, soggetto autorizzato e vigilato CONSOB ha come tratto distintivo l’aver fatto della valutazione di sostenibilità dei progetti uno dei passaggi pregiudiziali nel processo di onboarding delle campagne.
Il nostro focus sono le PMI sostenibili e la nostra proposta, articolata e flessibile, rafforza la componente consulenziale dei Confidi, di supporto operativo alle imprese, consentendo l’accompagnamento delle PMI verso questo innovativo canale di finanziamento alternativo a quello bancario .